lunedì 15 dicembre 2014

Tutto (o quasi) sul PVC. - 1^ PARTE -

Storia, produzione, trasformazione, mercato e sostenibilità attuale e futura. Tutto quello che avreste voluto sapere su una delle materie plastiche più diffuse al mondo.

Uno dei più studiati. Innanzitutto voglio sottolineare che il PVC è senza alcun dubbio uno dei prodotti più studiati e conosciuti dal punto di vista tecnico-industriale, scientifico e regolatorio di compatibilità con la salute e l’ambiente. Per far ciò oltre ad una descrizione degli sviluppi tecnologici che hanno coinvolto i processi di produzione della filiera del cloro/PVC polimero e della sua trasformazione, sono indicati e presi a riferimento studi di settore sviluppati non solo dalla stessa industria del PVC ma anche, e soprattutto, da Istituzioni Internazionali ed Europee.

Difetti o virtù? Molte volte posizioni preconcette fanno diventare difetti i pregi. Di seguito due esempi:
  • il fatto che i prodotti in PVC siano resistenti alla degradazione, che qualcuno vede come difetto è in effetti un pregio; le nuove tecnologie/sistemi di riciclo fanno si che la vita media già lunga di molti prodotti in PVC è di molto allungata. L’allungamento della vita in uso porta anche un significativo risparmio in termini di consumo di risorse non rinnovabili che deve aggiungersi al fatto positivo che il PVC polimero è composto da solo il 43% da risorse non rinnovabili quali il petrolio;
Importanza della filiera. L’industria del PVC è un’industria “matura che nasce nel 1936 ed i cui processi di produzione sono stati in grado di adeguarsi ai sempre più restrittivi standard per la protezione dei lavoratori, consumatori ed ambiente. Il PVC è allo stesso tempo un prodotto di “massa” e la sua industria è “rilevante” sia a livello nazionale (oltre 1000 aziende di trasformazione e ca 22.500 addetti diretti), europeo (circa 200.000 addetti diretti con stima indicativa di oltre 4000 aziende) e mondiale.
Quindi l’industria del PVC ed i prodotti in PVC sono una realtà importante economicamente e socialmente e come tutte le altre industrie e prodotti ha molti pregi e magari qualche difetto sicuramente perfettibile ma che comunque rispetta le attuali regolamentazioni.
L’importanza della filiera industriale del PVC in Italia è stata evidenziata attraverso uno studio finanziato dal PVC Forum Italia e sviluppata da Plastic Consult che ha evidenziato per l’Italia:

          1. l’impatto sociale della filiera in termini di numero di addetti diretti ed indiretti e fatturato,
          2.andamento previsionale del mercato della trasformazione nel periodo 2011-2016,
          3.punti di forza e di debolezza dovuti alla specifica situazione italiana,
          4.azioni che i vari soggetti interessati (aziende, Istituzioni e Organi di Regolamentazione) rendicontino l'occupazione.
    PVC: COS’ È, COME SI PRODUCE
Cos’è il PVC. Il policloruro di vinile è una delle materie plastiche più utilizzate al mondo.Il consumo mondiale di PVC ha superato nel 2007/08 oltre 30 milioni di tonnellate, mentre il consumo in Europa si è attestato su 8 milioni di tonnellate. In Italia sono state trasformate nel 2007 circa 975.000 tonnellate di PVC.
Il polimero si ottiene dalla polimerizzazione del cloruro di vinile monomero. Il polimero che è formato dal 57% di cloro, proveniente dal sale da cucina, e per il restante 43% da carbonio ed idrogeno, viene additivato con altre sostanze, come stabilizzanti e lubrificanti, per conferirgli specifiche caratteristiche fisico-meccaniche allo scopo di dare le idonee caratteristiche prestazionali necessarie ai molti tipi di manufatti per la cui produzione il PVC può essere usato.
Produzione del PVC.
Il polimero del Cloruro di Vinile, scoperto a metà dell’800, è una polvere bianca. E’ infatti dell’inizio del 900 il primo brevetto sul processo produttivo per la sintesi del cloruro di vinile monomero (CVM) via acetilene ed acido cloridrico. Successivamente ulteriori brevetti sono stati sviluppati per la produzione del CVM attraverso il processo di cracking del dicloroetano (DCE); il DCE può oggi essere prodotto sia con la reazione tra Etilene e acido cloridrico sia con la sintesi diretta tra etilene e cloro.
Anche per il processo di polimerizzazione è stato sottoposto a continui sviluppi tecnologici sia allo scopo di velocizzare la reazione di polimerizzazione che per produrre PVC a pesi molecolari (lunghezza della catena di unità monometriche) diversi e più idonei a dare al manufatto le specifiche caratteristiche prestazionali volute.
Il polimero per essere trasformato in prodotto finito con le caratteristiche desiderate deve essere additivato con altre sostanze; quindi insieme al processo di polimerizzazione sono state continuamente sviluppati sistemi di additivazione sempre più capaci di rendere il PVC non solo più lavorabile ma anche capace di presentare le migliori caratteristiche prestazionali per ciascun manufatto finale.



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