giovedì 27 luglio 2017

Fattori che influenzano l’adesione



In linea di massima, l’adesione può essere definita come la capacità dell’adesivo di stendersi sulla superficie per poi legarsi ad essa.
Dopo l’etichettatura, gli adesivi sensibili alla pressione cominciano a fluire ed a stabilire un contatto con la superficie di applicazione.

Superfici : Ruvidità

La ruvidità della superficie incide sull’area di contatto dell’adesivo. Se il supporto è molto ruvido, il contatto potrà aver luogo soltanto sui rilievi, mentre gli avvallamenti non verranno in contatto con l’adesivo. L’area di contatto totale sarà piccola e l’adesione che ne deriva bassa. Ne consegue che un adesivo permanente per supporti ruvidi deve coprire adeguatamente gli avvallamenti. Questo può essere realizzato mediante una selezione della materia prima oppure utilizzando una maggior quantità di adesivo. Per gli adesivi rimovibili, le superfici ruvide non rappresentano un ostacolo e la rimovibilità non è un problema. È estremamente raro, infatti, che, nel caso di superfici ruvide, l’adesione sia eccessiva. È molto più probabile, invece, che l’adesione sia scarsa, provocando il distacco delle etichette dalla superficie. Ne consegue che il livello di adesione di un adesivo rimovibile va testato prima di utilizzarlo per l’applicazione commerciale cui è destinato.

Umidità:

Le superfici umide rappresentano una sfida impegnativa per l’adesivo. Nell’industria alimentare, i prodotti vengono spesso etichettati in ambienti refrigerati in cui è facile assistere alla formazione di condensa sulla superficie di etichettatura. Lo stesso dicasi dell’etichettatura eseguita all’aperto. Gli adesivi a base acquosa sono in grado di assorbire e quindi di tollerare una certa quantità di umidità. Quando l’eccessiva umidità ne proibisce l’uso, le possibili alternative sono rappresentate dagli hot melt e dagli adesivi a solvente. Essi non subiscono l’influenza dell’umidità in quanto non contengono sostanze che assorbono l’acqua.

Tensione superficiale:

La tensione superficiale è la proprietà che induce la superficie di un liquido a comportarsi come se fosse coperta da una sottile pelle elastica. Ecco perché un ago può galleggiare sull’acqua, per esempio.
Il fenomeno è da ricondurre alla tendenza delle superfici esposte a contrarsi riducendosi al minimo.
La buona stesura dell’adesivo sulla superficie dipende da una regola fondamentale: la tensione superficiale dell’adesivo deve essere inferiore o uguale alla tensione superficiale della superficie del prodotto da etichettare. Gli adesivi acrilici hanno una tensione superficiale relativamente alta. Di conseguenza, gli acrilici aderiscono bene alle superfici con un’elevata tensione superficiale quali il vetro, il metallo e la poliammide (nylon), mentre l’adesione a superfici caratterizzate da una bassa tensione superficiale, quali il PE o il PP, può presentare dei problemi. In questi casi, la tensione superficiale degli acrilici può essere abbassata per migliorarne l’adesione con superfici a bassa tensione superficiale. La tensione superficiale della superficie è molto importante anche nel caso degli adesivi rimovibili. Lo sviluppo di adesivi rimovibili anche nel lungo periodo, su superfici con un’elevata tensione superficiale, è particolarmente impegnativo. Qualche settimana dopo l’etichettatura potrebbe verificarsi un aumento dell’adesione, e quindi una minore rimovibilità, dovuto al fatto che la tensione superficiale dell’adesivo è inferiore a quella della superficie.

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